Nuove risorse idriche dai serbatoi sotterranei profondi

(per fare fronte alla emergenza PFAS)

17-11-2020

Sinergeo è in prima linea per supportare i Gestori di Acquedotto del Veneto nella ricerca di fonti idropotabili alternative a quelle impattate dalla contaminazione da composti perfluoroalchilici.

 
Nell’ambito delle ricerche intraprese per conto di Viacqua spa, si è dato corso ad iniziative esplorative inedite, finalizzate alla individuazione di serbatoi ipogei vergini, da potersi sfruttare per il soddisfacimento del fabbisogno pubblico sul medio lungo-termine.
 
Recenti risultati sperimentali, riferiti ad una perforazione condotta in Comune di Recoaro Terme, suggeriscono la fattibilità di un emungimento di acque idonee all’uso umano da un acquifero intercettato a quasi 200 m di profondità entro il complesso roccioso della Dolomia Principale (Trias sup. - Norico = 220 milioni di anni fa).

 
La produttività di questo sistema, che presenta fasce particolarmente fratturate per cause di tipo tettonico, indica la possibilità di derivare una portata interessante, dell’ordine di 1000 mc/giorno.
 
Le verifiche analitiche iniziali confermano peraltro che l’acqua sotterranea è pura e caratterizzata da mineralizzazioni, riferibili a composti naturali che rispettano i Valori di Parametro del D. Lgs. 31/01.
 
Le condizioni geo-strutturali del serbatoio captato sono in prima analisi favorevoli ad escludere interferenze negative con altre prese già allacciate all’acquedotto ovvero fenomeni di inquinamento a partire da sorgenti e/o altri impatti di origine antropica.
Le risultanze acquisite con queste investigazioni potrebbero orientare ulteriori sviluppi delle esplorazioni e programmi esplorativi futuri, alla ricerca di risorse pregiate in grado di compensare gli effetti ambientali riconducibili al noto fenomeno PFAS in Veneto.