Nuove risorse idriche dai serbatoi sotterranei profondi
(per fare fronte alla emergenza PFAS)
Sinergeo è in prima linea per supportare i Gestori di Acquedotto del Veneto nella ricerca di fonti idropotabili alternative a quelle impattate dalla contaminazione da composti perfluoroalchilici.
Nell’ambito delle ricerche intraprese per conto di Viacqua spa, si è dato corso ad iniziative esplorative inedite, finalizzate alla individuazione di serbatoi ipogei vergini, da potersi sfruttare per il soddisfacimento del fabbisogno pubblico sul medio lungo-termine.
Recenti risultati sperimentali, riferiti ad una perforazione condotta in Comune di Recoaro Terme, suggeriscono la fattibilità di un emungimento di acque idonee all’uso umano da un acquifero intercettato a quasi 200 m di profondità entro il complesso roccioso della Dolomia Principale (Trias sup. - Norico = 220 milioni di anni fa).
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La produttività di questo sistema, che presenta fasce particolarmente fratturate per cause di tipo tettonico, indica la possibilità di derivare una portata interessante, dell’ordine di 1000 mc/giorno.
Le verifiche analitiche iniziali confermano peraltro che l’acqua sotterranea è pura e caratterizzata da mineralizzazioni, riferibili a composti naturali che rispettano i Valori di Parametro del D. Lgs. 31/01.
Le condizioni geo-strutturali del serbatoio captato sono in prima analisi favorevoli ad escludere interferenze negative con altre prese già allacciate all’acquedotto ovvero fenomeni di inquinamento a partire da sorgenti e/o altri impatti di origine antropica.
Le risultanze acquisite con queste investigazioni potrebbero orientare ulteriori sviluppi delle esplorazioni e programmi esplorativi futuri, alla ricerca di risorse pregiate in grado di compensare gli effetti ambientali riconducibili al noto fenomeno PFAS in Veneto.